Vi presentiamo la selezione ufficiale dei corti in concorso, scelti dalla direzione artistica di The Next Generation 2019, che verranno proiettati al Cineporto di Bari il 14 e 15 novembre. Fra questi la giuria composta da Cosimo Terlizzi, Beatrice Fiorentino, Simone Bozzelli e Annalisa Zito sceglierà i vincitori dei premi miglior regia, miglior cortometraggio, miglior interpretazione.
Mapping Identity
di Antonio Ottomanelli
• Sinossi
In Mapping Identity gli studenti universitari guidati da Antonio Ottomanelli sono chiamati a ricomporre una mappa attendibile della città di Baghdad, attraverso la loro memoria ed esperienza diretta. Il fotografo da fabbricante di documenti e atti di denuncia si trasforma così in investigatore e istigatore all’azione civile.
Realizzato nel corso di un workshop con alcuni studenti d’arte dell’Università di Baghdad, il lavoro si compone di una serie di mappe parziali disegnate dagli stessi studenti su sollecitazione di Ottomanelli che li ha guidati in un percorso di ricostruzione topografica sulla base della loro esperienza diretta. Il risultato è una serie di quartieri interamente ridisegnati da chi li abita e li frequenta, dove i segni neri costituiscono il passato prebellico e quelli rossi tutto ciò che è cambiato ed è stato successivamente integrato. L’esperienza diretta e quotidiana si innesta così sul corpo astratto della mappa, dando vita ad autentiche «istantanee dell’ordinario, una sorta di ‘ritratto giacomettiano’, dal momento che Baghdad viene tenuta nascosta».
• Il regista
Antonio Ottomanelli (Bari 1982) ha studiato Architettura a Milano e Lisbona. Usa la fotografia e l’audiovisivo come strumento per indagare il territorio, non tanto nei suoi aspetti paesaggistici o urbanistici, ma come indicatore delle dinamiche sociali e delle tensioni geopolitiche nelle aree di conflitto. Sempre alla ricerca delle motivazioni profonde delle problematiche che determinano gli equilibri globali o semplici fatti di attualità locale, Ottomanelli non fotografa gli eventi, che si tratti di guerre, rivoluzioni o manifestazioni, ma i segni tangibili delle tensioni alla loro base. Il lavoro di Antonio Ottomanelli è stato presentato nell’ambito di numerosi festival e istituzioni internazionali a Berlino, Arles, San Paolo, Dallas, Holon e Amman. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2013 la sua prima personale, Collateral Landscape è stata organizzata dalla Triennale di Milano, a cura di Joseph Grima.
Mapping Identity
(Iraq / Italia, 2013 / 8’22’’)
Progetto / Antonio Ottomanelli
con / Ali Majed, Muslim Aqeel Hassan, Noor Abid Ali, Sarmad Sabar Abid, Noor Aladdin Mohamed, Mohammed Bassim, Meden Kadhem, Ali Sabar Hardangli (Faculty of Fine Arts Baghdad)